Elenco composizioni
Elenco composizioni
Al di là d'ogni suggestione letteraria che il titolo del poema di Aldo Finzi potrebbe suggerire, l'Infinito si offre all'ascoltatore moderno nel suo significato puramente musicale poiché nessun altro obiettivo l'autore si prefisse se non quello di scrivere una pagina liricamente distesa, ricca di comunicativa, felice nell'invenzione melodica che non disdegna la grande frase di derivazione tardo-romantica.
La forma è tripartita, un corrusco brano in movimento agitato (Mosso) posto fra due sezioni, la prima delle quali espone il motivo principale sin dall'attacco (violini primi), la seconda, in chiusura, a delineare un estatico svolgimento che prendendo spunto dal tema-base lo varia con arte raffinata, diremmo quasi mahleriana, mentre gli archi salgono al registro acuto per concludere "pianissimo" nell'accordo di si maggiore con la partecipazione graduale di tutta l'orchestra.
Un disegno accordale discendente delle tre trombe, era apparso nella prima sezione, ritorna nelle ultime battute (questa volta "con sordina"), come un ricordo. Il "Mosso" centrale presenta un motivo nei bassi (fagotti, controfagotto, violoncelli e contrabbassi) sul martellare delle semicrome degli archi, procedimento tipico di Finzi (una disposizione analoga si trova nel poema sinfonico Cirano di Bergerac, nell' Interludio, nel preludio dell'incompiuto Shylock).
Orchestra al gran completo, percussione assai nutrita: notare l'uso delicato della celesta, che appare solo nel finale e nel tam-tam impiegato anche in tocchi "pianissimo": due arpe e pianoforte (cui sono affidati alcuni passi scabrosi) legano legni ed archi mentre gli ottoni sono impegnati al massimo (vedi note acute di trombe, corni e tromboni).
Il lavoro segna un ripiegamento lirico di Finzi che sembra superare il motorismo ritmico e la ricerca di soluzioni armoniche inconsuete del Cirano e del Quartetto per archi, in nome di una visione rasserenata del mondo, un appagamento pieno e fiducioso nel sistema tonale tradizionale, qui affermato con decisione (diesis e bemolle in chiave). Ma si ponga mente allo squillo aspramente dissonante di corni e trombe nelle poche battute che legano la 1ª e la 2ª sezione e si vedrà come la svolta che si verificherà appieno nel grande Salmo corale non sia poi così lontana...
Prima esecuzione Pesaro, Celebrazioni Marchigiane (1935), Direttore Bernardino Molinari - Torino, Teatro Regio (1936).
mercoledì 15 settembre 2010
L'Infinito, poema sinfonico